Attraverso i cd. atti personalissimi un individuo esercita i diritti più intimi, connessi alla propria sfera affettiva, fruendo di libertà fondamentali, costituzionalmente garantite. Per questo motivo, essi possono essere generalmente compiuti solo dal diretto interessato, non ammettendo sostituzioni. Nell’ambito del diritto familiare, sono tali il…
Nella separazione consensuale i coniugi ottengono l’autorizzazione a vivere separati, di comune accordo tra loro, con il benestare del Tribunale.
Numerosi sono i vantaggi rispetto alla separazione giudiziale tradizionale in termini di costo e di tempistiche, poiché i coniugi possono raggiungere un accordo conforme alle esigenze di ognuno come ad esempio:
- l’assegnazione del tetto coniugale
- l’affidamento dei figli
- la quantificazione degli assegni di mantenimento
- la suddivisione dei beni comuni.
Lo studio legale Cecchini può assistervi anche nel caso in cui non sia ancora stato raggiunto il pieno accordo su tutte le condizioni di divorzio, mediante incontri di mediazione tra i coniugi.
Nella separazione, il godimento della casa coniugale è assegnato dal giudice valutando prioritariamente l’interesse dei figli al mantenimento del loro ambiente di vita e sviluppo personale. Dell’assegnazione viene poi tenuto conto nella regolamentazione dei rapporti economici fra genitori, considerando anche la limitazione dell’eventuale titolo di…
A seguito della separazione, il coniuge assegnatario della casa coniugale subentra in tutti i diritti e i doveri riservati all’estromesso e correlati al godimento dell’abitazione stessa. Può pertanto volturare a proprio nome le utenze domestiche a servizio dell’immobile, dovendone normalmente sostenere anche le spese. Si…
La Cassazione ha recentemente ricordato come per la Legge sul Divorzio, valida anche per la separazione personale, il provvedimento di assegnazione della casa coniugale è opponibile al terzo benché non trascritto. L’eventuale acquirente dell’abitazione dovrà in ogni caso rispettare l’assegnazione in favore del…
La Cassazione ha recentemente stabilito che l’accordo di separazione, una volta omologato dal giudice, non è più impugnabile per simulazione, residuando solo la riconciliazione o il divorzio. Come sappiamo la simulazione è definita come “fenomeno dell’apparenza negoziale“. Al di sotto del contratto posto in essere,…
I beni appartenenti alla comunione legale sono tendenzialmente ripartiti in natura, proporzionalmente alla quota di diritto spettante a ciascun coniuge. Questa regola, che segue il principio della metà dell’attivo e del passivo, non vale però in modo assoluto. Nell’approcciarsi alle operazioni di divisione, il giudice…
Se la moglie dopo la separazione riceve dei beni in eredità, il giudice deve tenerne conto a fini della determinazione dell’assegno familiare (Cass.civ. sez.VI, ord.n. 2542/2014). L’assegno di mantenimento è disciplinato dall’art. 156 c.c., dove ai commi 1 e 2 viene sancito che “Il giudice,…
L’assegnazione della casa familiare in sede di separazione e divorzio è argomento decisamente dibattuto sia in dottrina che giurisprudenza. Frequente causa di conflitto tra i coniugi nei giudizi successivi alla crisi del rapporto matrimoniale, sconta anche una difformità di vedute sull’individuazione dei presupposti che condizionano…
La disaffezione tra i coniugi, che legittima ai sensi dell’art. 151 c.c. la separazione, non necessariamente può essere conseguenza della aperta violazione dei doveri matrimoniali. La sentenza della Corte di cassazione 1164/2014 sez. I del 21/1/2014 fa il punto sull’argomento della “disaffezione coniugale”. I giudici…
La cassazione, con la recente sentenza 304/2014, ha ribadito i criteri guida seguiti dai giudici di legittimità nell’accertamento del diritto all’assegno di separazione. Come è noto, il diritto all’assegno compete al coniuge più svantaggiato economicamente ed è diretto a garantire a questi il mantenimento del…