L’assegno di mantenimento trova la sua giustificazione sia nella convivenza, sia nel dovere di consentire al figlio una propria autonomia economica garantendo allo stesso un’istruzione ed una formazione professionale rapportata alle sue capacità ed alle condizioni economiche e sociali dei genitori. La mancanza coabitativa del…
Nei casi di separazione giudiziale o consensuale può succedere che uno o entrambi i coniugi vogliano apportare modifiche alle condizioni economiche stabilite prima della separazione.
I due coniugi possono modificare congiuntamente o separatamente le condizioni di natura economica se sopraggiungono nuove condizioni economiche createsi dopo la separazione (ad esempio in caso di perdita del lavoro di uno dei due coniugi).
Lo studio legale Cecchini di Firenze assiste coloro che desiderano modificare per ogni motivo le condizioni di separazione e di divorzio sia consensuale che giudiziale.
L’obbligo di pagamento dell’assegno di divorzio stabilito abolendo il criterio del precedente tenore di vita. Il successo del ricorso di Berlusconi.
La recente sentenza della cassazione n. 11504/2017 ha suscitato molte speranze in coloro che sono tenuti a versare un assegno di separazione o di divorzio.
La Cassazione sancisce che il tenore di vita non doveva più essere preso a parametro per affermar il diritto del coniuge divorziato all’assegno di divorzio.
Uno dei casi più frequenti di richiesta di cessazione dell’obbligo di corrispondere l’assegno di separazione o divorzio è rappresentato dalla nuova convivenza che l’ex partner, separato o divorziato, intraprende con un’altra persona.
La negoziazione assistita è un sistema “degiurisdizionalizzato” di composizione di una controversia. Essa trova necessaria applicazione in alcune controversie, ad esempio quelle civili di valore inferiore ai 50 mila euro. In materia familiare la negoziazione assistita non è obbligatoria, nel senso che la coppia (sia…
La cassazione è tornata a decidere, nel mese di gennaio, su un argomento sempre attuale e molto scottante. Il caso all’esame dei giudici riguardava un coniuge che, a seguito dell’instaurazione di una nuova famiglia, si era visto gravare di rilevanti (nuovi) impegni economici e perciò…
La finalità principale dell’assegno divorzile è quella assistenziale, tesa ad assicurare al coniuge più debole un tenore di vita sostanzialmente analogo a quello goduto in costanza di matrimonio. È uno strumento flessibile, nel senso che può essere chiesta al giudice la sua revisione, per adeguare…
Se la moglie dopo la separazione riceve dei beni in eredità, il giudice deve tenerne conto a fini della determinazione dell’assegno familiare (Cass.civ. sez.VI, ord.n. 2542/2014). L’assegno di mantenimento è disciplinato dall’art. 156 c.c., dove ai commi 1 e 2 viene sancito che “Il giudice,…