Una riforma importante del nostro ordinamento sta per essere varata. Si tratta dei contratti di convivenza.
Entro breve le coppie di fatto, anche omosessuali, potranno regolare i loro rapporti patrimoniali mediante un vero e proprio contratto, soggetto a trascrizione e a iscrizione nel Registro Nazionale dei Patti di Convivenza.
Il contratto dovrà essere redatto in forma pubblica o con scrittura privata autenticata.
E’ quindi necessario rivolgersi ad un valido professionista. Anche l’avvocato potrà aiutare le parti a redigere il contratto, salvo poi le stesse parti fare autenticare le loro firme dal notaio.
Attraverso i contratti di convivenza la coppia potrà disciplinare contrattualmente diversi aspetti patrimoniali relativi alla convivenza nella famiglia di fatto, ad oggi sempre più diffuse in Italia.
In particolare: l’abitazione, la contribuzione alla vita domestica, il mantenimento in caso di bisogno del convivente, il contratto d’affitto, la proprietà dei beni, perfino organizzando un regime di comunione o separazione dei beni sono solo alcuni degli aspetti che possono essere regolati mediante questi “nuovi” contratti.
Non però essere previsto alcun tipo di obbligo di fedeltà o di coabitazione, non solo perché diritti non patrimoniali, ma soprattutto perché diritti fondamentali costituzionalmente garantiti (ad es. diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, la propria libertà sessuale e libertà di circolazione e soggiorno) da considerarsi indisponibili. Si potranno però inserire intese a contenuto patrimoniale al fine di regolare i rapporti economici dei conviventi, sottoponendo a regole prefissate la soluzione degli eventuali problemi che potrebbero insorgere durante la convivenza e in vista della sua cessazione.
La ratio che sta alla base di tali contratti è quindi quella di evitare liti future e di fornire un minimo di sicurezza economica al partner “debole”.
Possono quindi stipulare il contratto le coppie, anche omosessuali, non coniugati che abbiano intenzione di intraprendere un rapporto stabile e duraturo di convivenza.
In conclusione: il contratto di convivenza ha ad oggetto gli obblighi che le parti si assumono in costanza di convivenza e quelli che le parti assumono in previsione dell’ipotesi, futura ed incerta, di cessazione della convivenza.