I signori Franco e Sabrina si recarono presso il nostro studio in seguito al decreto emesso dal Tribunale per i minorenni di Firenze con il quale, respingeva l’istanza di richiesta di idoneità all’adozione di un minore straniero.
Il Tribunale recependo integralmente il risultato dell’indagine svolta dai servizi sociali decideva per l’inidoneità dei coniugi all’adozione di un minore straniero senza però esperire ulteriori accertamenti tramite una consulenza tecnica o tramite la convocazione degli stessi in contraddittorio con gli addetti alla loro valutazione.
Ritenendo errato il convincimento fatto proprio dal Tribunale per i Minorenni lo Studio Legale Cecchini di Firenze ha proposto Reclamo ex art 739 c.p.c. davanti alla Corte di Appello di Firenze – sezione Minorenni.
Il Tribunale infatti, aveva in sostanza ritenuto i coniugi inidonei all’adozione di un bambino straniero, unicamente sulla base di alcune dichiarazioni rese da Franco ai servizi sociali. Franco infatti nell’esprimere le proprie, legittime, paure aveva manifestato la propria preferenza per l’adozione di un bambino di etnia europea perché preoccupato per la maggior difficoltà di integrazione.
Il Tribunale per i Minorenni di Firenze non disponeva ulteriori indagini ma affidandosi unicamente a quanto riferito dai servizi sociali respingeva l’istanza proposta, mal interpretando le parole del sig. Franco.
In Corte d’appello i coniugi, depositarono una consulenza tecnica di uno psicologo dimostrando come la “preferenza” di etina non pregiudicasse in alcun modo la loro volontà, che oltre ad essere decisa e estremamente convinta, non derivava dalla necessità di avere figli, né dalla impossibilità della coppia di procreare autonomamente bensì dal semplice, seppur fortissimo, desiderio di accogliere un figlio all’interno del proprio nucleo familiare.
La Corte d’Appello di Firenze ha accolto il reclamo proposto e dichiarato l’idoneità degli stessi all’adozione.